Primo appuntamento, e ora come faccio?!

Tre inverni con il Covid, chiusi in casa e con la mascherina a coprire metà del viso, poi la guerra e il rincaro di tutto, anche di ciò che magari non c’entra nulla nel paniere delle speculazioni energetiche o alimentari.

Tempi duri per l’allegria e le relazioni ma è primavera e c’è voglia di rimettersi in gioco.

Così magari vengono utili le piattaforme di dating, o l’invito a bere qualcosa di un collega , o un amico di un amico ( che è l’opzione migliore e non ce né mai abbastanza).

E si arriva a un primo appuntamento.

Era quello che volevamo, e per 10 minuti il sorriso è stampato in faccia, ma poi inizia la paura.

Al telefono i messaggi vengono facili, ma se poi dal vivo mi blocco?

E se non mi trova carina?

O se lui non dovesse piacermi?

A quel punto che faccio?

Che ansia, tanta aspettativa e potrebbe essere un flop!

Certo che potrebbe essere un flop ma quello che vale per noi vale anche per l’altro.

Non è che se è un uomo gli è indifferente non piacere, o non ci resta male. Non è che lui non ha paura che la conversazione si blocchi e non è che ogni volta che passa davanti a uno specchio si piaccia.

Sta esattamente come noi.

L’ansia di prestazione e l’aspettativa che mettiamo su noi stessi, sull’altro e sull’incontro sono cose assolutamente normali.

Possiamo permetterci di provarle, perfino godercele, perché a posteriori saranno la parte bella, quella in cui posso permettermi di immaginare perché la realtà non c’è ancora stata.

Quindi alcuni suggerimenti per affrontare meglio questa serata che ci aspetta.

1) Indossare qualcosa di collaudato con cui sono a mio agio, non è la giornata di provare look nuovi e stravaganti, un trucco diverso o un parrucchiere particolarmente trendy. Devo essere io come sto bene con me. E se significa jeans e maglietta va benissimo così.

Se sono  a mio agio il corpo lo esprimerà, sarò meno rigida, mi muoverò meglio e non avrò la testa piena di retro pensieri negativi.

2) Inizialmente la conversazione non partirà fluida, è normale anche questo. La confidenza del telefono parrà essersi persa, ma l’imbarazzo iniziale dura al massimo 10 minuti, poi la fluidità che pareva perduta torna. Concentratevi su cosa ordinare da bere e bevete quello di cui avete voglia.

Non c’è una bella figura da fare. Va bene la birra, il succo di frutta, l’acqua e pure il gin tonic.

3) Abbiate un impegno, vero o finto che sia, successivo. Potrete in caso sospenderlo, ma vi date psicologicamente la possibilità di porre fine all’incontro senza sentirvi a disagio. Se sarà andato bene ci sarà sicuramente la voglia di rivedersi.

4) Ricordatevi che anche l’altra persona sta passando quello che state vivendo voi. E si sta facendo le stesse domande.

5) Non fissate paletti sul conto, si può fare un giro a testa, offrire, fare a metà, farsi offrire. Non è poi così importante

6) Andando via non mostrate ansia di fissare già un altro appuntamento, siate leggere, normali, lasciate che le cose accadano. Date il tempo di elaborare che la vostra compagnia è piacevole e vi si vuole rivedere.

7) Se va malissimo fatevi una sonora risata!

Ricordatevi che non avete nulla da perdere. Potreste trovare un amico, che magari vi presenterà altri amici, un fidanzato, un flirt, un niente di niente. Certo è che non avete nulla da perdere!

La dottoressa Dalla Zonca riceve in ambulatorio a Trieste e Udine in presenza e online.