Disturbi maschili: che fare se non funziona più?

La disfunzione Erettile è un disturbo della sfera sessuale maschile piuttosto comune e noto, che in vari periodi della vita può essere sofferto da qualsiasi uomo.

Quando non c’è nulla di organico e l’urologo ci ha rassicurati sul fatto che “tutto funziona”, dobbiamo prendere in considerazione che il nostro problema può essere psicologico.

Per fare chiarezza va innanzitutto capito che l’erezione maschile è un meccanismo complesso

La partenza dell’eccitazione avviene sia nel sistema nervoso centrale che nel sistema nervoso periferico.

La stimolazione erotica avvia i centri superiori mentre i centri periferici sono stimolati da una stimolazione tattile.

Stimolo visuale, olfattivo, tattile, immaginativo sono i 4 stimoli che danno avvio all’eccitazione sessuale maschile e spesso sono combinati tra loro.

In condizioni di eccitazione il flusso di sangue si amplifica e riempie i corpi cavernosi causando la rigidità del pene.

Tutto questo processo così preciso può essere compromesso da qualsiasi pensiero intrusivo, che entrando nella testa ed essendo fortemente distraente, comporta una reazione chimica per cui si perde l’erezione.

E’ un fenomeno piuttosto comune che rischia però di far cadere l’uomo in una spirale insidiosa.

Se, a causa di diversi fattori disturbanti a livello mentale, si inizia a perdere spesso l’erezione l’uomo rischia di entrare in ansia da prestazione e iniziare, durante il rapporto, a controllare continuamente lo stato di rigidità, monitorandosi.

In sessuologia si è visto che questa pratica, chiamata spectatoring, è una delle prime cause di disfunzione erettile.

Tanti uomini arrivano in consulenza preoccupati e tesi per questo disturbo.

Ne hanno talmente paura che non si avvicinano più, smettono di provare desiderio, compromettono l’effettività.

Alcuni lo hanno manifestato spesso nella propria vita sessuale, altri hanno scoperto da poco questo problema.

Eppure nella masturbazione tutto funziona bene.

Le cause sono tante e tra queste può anche esserci una reazione poco accogliente da parte della partner.

Dire a un uomo che soffre di questo disturbo frasi come:

“Non vali niente”, “Non sei più un uomo”,“ Se sei incapace di allora lasciamoci”, solo per fare alcuni esempi, può essere distruttivo per la coppia oltre che per l’individuo.

Non dimentichiamo che per l’uomo l’erezione è un fatto identitario e non poterla avere o mantenere lo mette in profonda crisi.

Certo è che il problema non riguarda solo l’uomo ma anche la partner che spesso diventa gelosa perché pensa ci sia un’altra, non si sente più desiderata, non capisce.

Le pilloline blu non sono il rimedio di tutti i mali, anzi, tante volte gli uomini lo credono e restano delusi e scoraggiati se vedono che “Nemmeno la chimica funziona”.

Ma anche la chimica per funzionare ha bisogno della testa, perché nel sesso, alla fine, parte tutto da lì.

Quindi è importante una buona ristrutturazione dell’immagine di se stessi, la percezione che il problema è risolvibile e che si ha un blocco temporaneo che può andare via, così come è venuto.

Rassicurare, accogliere, spiegare, ascoltare.

Affrontare il problema insieme

Questa è la strada migliore.

Quindi se siete in una temporanea difficoltà, non abbiate paura di consultare uno specialista

La dottoressa Dalla Zonca riceve in ambulatorio a Trieste e Udine, in presenza e online